Sara Camurri
Are we humans or are we companies?
Aggiornamento: 19 ott 2020
Tutti quanti sappiamo che dietro alle aziende ci sono persone.
Riflettiamo un attimo sul fattore umano nella comunicazione dei brand: che oggi più che mai, immersi in una realtà social e iper-connessa, apprezziamo particolarmente l’umanità che riesce ad emergere oltre l’oceano di messaggi promozionali che cercano di attrarre la nostra sfuggente attenzione.

La ricerca dell’autenticità nei social media
Immersi in questo “oceano commerciale”, prendiamo fiato un attimo e respiriamo aria pulita, “aria di umanità”: percepiamo calore e vicinanza, definiamo volti, sentiamo voci. Ci abbandoniamo alla spontaneità che emerge in superficie dopo abissi di artificiosità e lo facciamo grazie ai social network, i luoghi perfetti per mettere in primo piano il “fattore umano” delle aziende.
No, non importa se la tua azienda non si contraddistingue per un mega - iper - super - extra staff: i social media sono il posto giusto per “metterci la faccia” e questo vale per realtà di tutte le dimensioni!
Un post spontaneo e autentico sarà apprezzato sia che si tratti del brand Nutella sia che si tratti della bottega artigianale di quartiere, a qualsiasi settore merceologico esso appartenga.
La strategia di promozione cambierà sulla base delle caratteristiche del brand, ma il contenuto human - to - human sarà vincente per sua stessa natura: i canali social sono nati per connettere persone con altre persone e costruire o coltivare relazioni, no?
È questa la loro origine, è questa la loro essenza: i brand sono arrivati dopo in queste zone residenziali precedentemente abitate solo da utenti privati, quindi hanno dovuto adattarsi alle regole di convivenza create prima del loro arrivo.
Rubriche dedicate al team aziendale rappresentano una parte importante del Piano Editoriale: certo, i social network non sono uguali e non sono tutti adatti ad ospitare la stessa tipologia di contenuti.
Ecco perché il loro tono di voce sarà calibrato sulla base del social di riferimento: la rubrica con protagonista lo staff dell’azienda non potrà essere veicolata con il medesimo linguaggio su Facebook e LinkedIn, ça va sans dire.
Brand spontanei, brand vincenti
Forse ti starai chiedendo se anche i brand la cui identità è caratterizzata da un tono di voce formale e distaccato siano “adeguati” a mostrare le persone che lo compongono.
Io credo proprio di sì, ma ad una condizione precisa: non si devono mai snaturare essenza ed identità, rimanendo sempre fedeli e coerenti a quanto comunicato fino a quel momento.
È fondamentale ricordare che ciascun brand/azienda rappresenta un’entità a sé stante, con obiettivi di business e marketing specifici: non esistono ricette valide per tutti, ma trasmettere il valore umano sui canali social è parte di un Content e Social Media Marketing di successo, perché segue la ricerca di autenticità digitale che caratterizza il panorama d’oggi.
In conclusione, non mi resta che invitarti a fare quattro chiacchiere con la sottoscritta per parlare del tuo piano editoriale social ... Sai dove trovarmi! ;)