Sara Camurri
Be ready: send newsletters!
Aggiornamento: 19 ott 2020
Sì, io sono convinta che le newsletter siano fondamentali all’interno di molte strategie di comunicazione e marketing.
Perché? Semplice: sono spesso efficaci per ottenere obiettivi di lead generation e fidelizzazione.

Attenzione: non sto dicendo che per ottenere brand awareness non lo siano, ma, se l’obiettivo primario delle azioni strategiche e tattiche del brand è costruire e/o ampliare la conoscenza del marchio, allora probabilmente non è da qui che sarà meglio partire, ma da strumenti più efficaci in questo senso, come ad esempio campagne ppc (Google AdWords, Social Media Marketing).
Ricorda gli invii deliziosi
Considero le newsletter un mezzo performante per strategie di lead generation e fidelizzazione perché si inserisce nella parte finale del funnel di conversione, quella in cui chiudiamo e serviamo il dessert al nostro target con una comunicazione… Deliziosa.
Una volta raccolti i lead, infatti, dovremo continuare a seminare e nutrirli con invii periodici che alternano contenuti promozionali a contenuti informativi per mantenere viva la relazione.
Fatti notare!
Ed eccoci al cuore del discorso: i contenuti. Intendo quelli capaci di attrarre, attirare l’attenzione, stupire ed emozionare, in altre parole, quelli che convertono.
Pensa a quante newsletter promozionali e informative ricevete ogni giorno: quante ne leggi interamente? Di quante ti fermi all’oggetto? Di quante ne ricordi il contenuto?
Ecco, da questa piccola riflessione si dovrebbe comprendere perché è primaria l’importanza del contenuto (copy + visual): la creatività e l'immediatezza aumentano le probabilità di lettura, a partire dall’oggetto del messaggio.
In una newsletter tutto parla, dall’oggetto alla CTA finale: questi elementi dovrebbero sempre essere finalizzati all’obiettivo e quindi ottimizzati con testi e visual persuasivi e chiari, senza dimenticare il tono di voce che caratterizza il brand.
Alcune leve di persuasione vincenti nel Direct Email Marketing sono le promozioni, le offerte, gli sconti: queste tipologie di contenuti destano sempre un certo interesse. ;)
Non cadiamo tuttavia nell’errore di creare newsletter solo ed esclusivamente commerciali! Ricordiamoci di alternare questi invii ad altri meno “aggressivi” e più “informativi”. Facciamolo in modo che risulti il più possibile… Personalizzato!
Vai sul personale
Un altro concetto da non trascurare quando si parla di Direct EMail Marketing è la personalizzazione della comunicazione, strettamente connesso, lato marketing, a quello della profilazione: la possibilità di comunicare con il target di riferimento in modo differenziato. Seguimi, ti faccio un esempio. Sull’e-commerce di un brand del settore cosmesi, visiti la scheda prodotto di una crema viso, poi metti a carrello l’articolo, ma non prosegui con l’acquisto. Il brand, probabilmente, ti ricorderà che hai abbandonato il carrello mettendo in atto molteplici attività di retargeting su differenti mezzi digitali, ma potrebbe anche inviarti una mail che parla del prodotto nel carrello per convincerti ad acquistarlo.
Non ti sfuggirà nulla
Sai qual è un’altro punto a favore delle newsletter? Oggi tutti gli strumenti software per l’invio di e-mail e la gestione delle campagne forniscono dati dettagliati su aperture, click e contenuti che hanno destato maggiore interesse, rendendo quindi possibile un monitoraggio completo e periodico di ogni singolo invio. Non male, vero?
Ok, che ne pensi di questa mia visione sulle newsletter? Vorresti mandare newsletter con copy stra-mega-iper-extra fighi ma soprattutto efficaci? Io sono qui! ;)